La chetoacidosi diabetica

È il cosiddetto “scompenso diabetico” che si presenta spesso all’esordio della malattia. Trattasi di un quadro di scompenso metabolico grave, potenzialmente fatale dovuto alla mancanza di insulina.
Lo si può prevenire con la diagnosi precoce.
La chetoacidosi diabetica può anche essere  una complicanza grave di diabete che si verifica quando il corpo produce altissimi livelli di acidi nel sangue chiamati chetoni conseguenti di una errata ( o ASSENTE!! ) terapia insulinica.  Una dose non somministrata, o trattamenti di insulina  insufficienti possono lasciare un deficit insulinico, innescando un episodio di chetoacidosi diabetica. Altre cause possono essere  infezioni e/o  altre malattie intercorrenti che  possono causare una reazione che permette al corpo di produrre alcuni ormoni, come l’adrenalina. Purtroppo, questi ormoni lavorano contro l’insulina e a volte innescano un episodio di chetoacidosi diabetica. (Esempio: Polmonite e infezioni del tratto urinario sono spesso causa di chetoacidosi)
I rischio di chetoacidosi è più alto nei giovani  al di sotto dei 19 anni.
La chetoacidosi diabetica ha segni e sintomi che spesso si sviluppano rapidamente, a volte entro 24 ore: 
Sete eccessiva
Minzione frequente
Nausea e vomito
Dolore addominale
Perdita di appetito
Debolezza o stanchezza
Mancanza di fiato
Respiro al profumo  fruttato
Confusione
Altri sintomi specifici di chetoacidosi diabetica  possono essere rilevati attraverso il sangue a casa e con il kit di test delle urine:
Alto livello di zucchero nel sangue
Alto livello di corpi chetonici nelle urine
Segni e sintomi di chetoacidosi diabetica possono mimare quelli dell’influenza, quindi può essere difficile sapere se si dispone di una infezione virale o un problema di salute più serio.
Contattare immediatamente il medico e/o rivolgersi al Pronto Soccorso se il vomito è continuo e il  livello di zucchero nel sangue è superiore al target di riferimento e non risponde alla terapia a casa o se il livello di chetoni nelle urine è moderato o alto.
Il trattamento prevede liquidi per via endovenosa per correggere la disidratazione, l’insulina per sopprimere la produzione di corpi chetonici, il trattamento di eventuali cause (ad esempio le infezioni) e l’attenta osservazione per prevenire e identificare eventuali complicanze.
Fonte testi: www.agditalia.it